Haaland è stato accusato di aver colpito la mascotte del City

Erling Haaland è stato accusato di aver colpito alla testa un dipendente del Manchester City che indossava il costume della mascotte del club. Tuttavia, il caso non ha avuto conseguenze per il giocatore, anche se il lavoratore non è stato riconfermato nei mesi successivi.
L'episodio risale al 26 ottobre 2024, prima della partita contro il Southampton. Secondo quanto riportato da 'The Sun', il centravanti norvegese avrebbe colpito Moonbeam, la mascotte della squadra, poco prima del fischio d'inizio.
Mentre posava per una foto, la persona all'interno del costume ha sentito due colpi nella parte posteriore della testa. Quando ha chiesto chi fosse stato, un collega gli ha risposto: "È stato Erling". In lacrime, l'impiegato ha segnalato l'accaduto al club, ricevendo in cambio solo una risata sarcastica.
Deluso dalla reazione della società, ha deciso di denunciare il fatto alla polizia di Manchester. Secondo il suo racconto, dopo il colpo ha accusato nausea, dolori al collo e alla testa, tanto da doversi recare in ospedale.
Tuttavia, la denuncia non ha avuto seguito. Anche l'indagine interna del Manchester City si è conclusa senza provvedimenti, sostenendo che non ci fosse stata alcuna lesione. Anzi, secondo la versione del club, Haaland avrebbe appena sfiorato la mascotte e il gesto sarebbe stato un semplice segno di riconoscenza. Alla fine, nel dicembre successivo, il contratto del dipendente non è stato rinnovato.