Nel corso del suo intervento al 'Festival dello Sport' organizzato da 'La Gazzetta dello Sport', Thomas Tuchel ha parlato dell'evoluzione del suo Chelsea.
"Se il Chelsea ha la credibilità propria dei grandissimi club il merito è di un’organizzazione perfetta, che azzera le distanze e rende più facile la comunicazione. Questo mi permette di essere concentrato e creativo", ha esordito.
Di tutti gli attaccanti che ha avuto, Tuchel non ha dubbi su chi sia più semplice da gestire: "E' più facile allenare Lukaku che Neymar o Mbappé", ha commentato.
Per quanto riguarda il Chelsea, il suo club attuale, e il PSG, la sua squadra precedente, è convinto che non abbiano nulla a che fare l'uno con l'altro: "Sono due club contrapposti, per stile e organizzazione".
"Non sono un grande fan dei premi individuali. Ma sono certo che se dicessi che non lo merita si arrabbierebbe. Jorginho è stato fantastico non solo con l’Italia. Del successo di Roberto Mancini e degli Azzurri mi è piaciuto tutto, mi ha rubato l’occhio: l’attitudine all’attacco, l’unione, l’atmosfera, l’altissima qualità del gioco. Una squadra tatticamente solida e preparata, ben messa in campo, aspetto tutt’altro che ovvio perché in nazionale non hai tempo", ha concluso il tedesco.