Quando nell'estate del 2016 si trasferì al Manchester United per oltre 100 milioni di euro, probabilmente Paul Pogba non avrebbe immaginato di avere grande nostalgia dell'Italia ed in particolar modo della Juventus, dove è esploso a grandissimi livelli.
Qualche settimana fa il francese è balzato agli onori delle cronache non per le sue imprese sul campo ma per alcuni battibecchi avuti con José Mourinho, che però non ha quasi mai fatto a meno di lui nell'undici titolare dei 'Red Devils'.
Nemmeno nel successo all'Allianz Stadium: Pogba non ha brillato ma ha comunque offerto il suo contributo guadagnandosi la punizione dal limite poi trasformata da Mata che ha dato il via alla rimonta.
Prima volta nel suo vecchio stadio da avversario per Pogba, acclamato dai tifosi presenti allo stadio: tra questi anche Eraldo Barale, da ormai sette anni abbonato in prima fila alla Tribuna Nord.
'Tuttosport' lo ha raggiunto dopo aver saputo di uno scambio di battute a bordocampo tra lui e la stella transalpina, con tanto di rivelazione che avrebbe del clamoroso: "Pogba è stato accolto da tanti applausi e da grande affetto durante la gara di Champions e sin dal riscaldamento si è dimostrato grato di questo caloroso abbraccio che il popolo juventino gli ha riservato.
A fine partita ha fatto un intero giro di campo per salutare i tifosi e, quando è arrivato davanti a noi, alle continue e monotematiche invocazioni nostre e di tutti i tifosi 'Torna presto', 'Torna a gennaio', 'Torna a giugno', 'Torna quando vuoi, ma torna' ha risposto, 'Sì, torno'".
Ancora tanto affetto per i colori bianconeri: "Secondo me potesse decidere da solo tornerebbe domani". Frasi che rappresentano un ulteriore indizio su un possibile ritorno, anche se ultimamente il quadro tecnico ed emotivo in seno al Manchester United sembra essere migliorato sensibilmente. Il popolo juventino chiama, Pogba risponderà presente?