Barcellona, campione della Copa del Rey 2024-25

Il Barcellona conferma il suo dominio nei Clasicos con trofeo in palio e si aggiudica la 32ª Copa del Rey della sua storia, piegando il Real Madrid dopo una sfida al cardiopalma. I blaugrana, dopo il successo in Supercoppa, alzano un altro titolo sotto la guida di Hansi Flick, mentre i Blancos rischiano seriamente di chiudere la stagione senza trofei e con la posizione di Carlo Ancelotti sempre più in bilico.
Il primo tempo è un autentico monologo blaugrana. Dopo appena nove minuti, Ancelotti perde Mendy per un problema muscolare: al suo posto entra Fran Garcia. Da lì in avanti, solo Barcellona in campo. Raphinha illumina la scena con un filtrante perfetto per Ferran, che però sciupa tutto davanti a Courtois. Poco dopo è Lamine Yamal a sfiorare il vantaggio con un sinistro velenoso che accarezza il palo.
Il gol è nell'aria e arriva puntuale: Yamal serve Pedri, che scarica un destro secco da fuori area sotto l'incrocio dei pali per il meritato 1-0. Il Real prova una timida reazione con Bellingham che insacca su assist di Ceballos, ma l'inglese parte in netto fuorigioco e la rete viene annullata. I catalani, tutt'altro che appagati, sfiorano il raddoppio con un autogol sfiorato da Rudiger, che devia sul palo un corner di Dani Olmo.
Nella ripresa Ancelotti tenta il tutto per tutto, gettando nella mischia Kylian Mbappé. L'effetto è immediato: il Real cresce e va vicino al pareggio con un doppio intervento miracoloso di Szczesny su Vinicius.
Gli uomini di Ancelotti spingono sull'acceleratore e colpiscono un altro legno con un destro a giro del brasiliano. La pressione viene premiata al 70', quando Mbappé sigla l'1-1 con una sassata su punizione.
Il Real Madrid sembra aver girato l'inerzia della partita: sette minuti più tardi arriva anche il sorpasso, grazie a un colpo di testa vincente di Tchouameni su corner di Arda Güler.
Ma il Barcellona non si arrende e trova il 2-2 con Ferran Torres, bravo a sfruttare un errore di Rudiger, scartare Courtois e insaccare a porta vuota. Il tempo regolamentare si chiude con un brivido: il VAR annulla un rigore assegnato ai catalani per un presunto fallo su Raphinha.
Nei tempi supplementari il Barcellona trova il colpo del ko. È Jules Koundé a vestire i panni dell'eroe, con un missile da fuori area che si infila alle spalle di Courtois e regala ai blaugrana il secondo trofeo stagionale. Ora il Barça può sognare in grande: la semifinale di Champions contro l'Inter incombe e il sogno triplete è ancora vivo.