Battuta d'arresto per il Valencia in Svizzera: nella terza giornata di Champions League gli spagnoli si fermano sull'1-1 contro lo Young Boys. A Batshuayi risponde Hoarau su rigore nella ripresa. Salgono a due punti los Che, guadagna il primo in Champions la squadra elvetica. Per il Valencia pesanti soprattutto le assenze di Guedes e Cheryshev, entrambi infortunati.
Più intensità che tecnica nei primi 45 minuti dello Stade de Suisse, anche se la differenza di qualità si sente. Il pallino del gioco è soprattutto in mano agli spagnoli, sempre alla ricerca della palla in verticale per Michy Batshuayi, il più pericoloso dei suoi. Dopo essere stato colto in fuorigioco due volte, alla terza il belga non delude e batte il portiere Wölfli dopo averlo dribblato. Da segnalare nell'occasione la splendida palla di Carlos Soler.
Poche le occasioni costruite dagli svizzeri nella prima frazione, soltanto alcuni cross su cui la difesa di Marcelino non è troppo sicura, ma senza mai rischiare davvero.
Nella ripresa lo Young Boys riesce a cambiare passo: Mbabu e Fassnacht vanno vicini al goal del pareggio, che trova poi Hoarau su rigore al 55'. Ingenuo Parejo che entra in scivolata poco lucidamente, freddo l'attaccante ex PSG dal dischetto a spiazzare Neto. Passivo il Valencia, che non riesce a reagire nemmeno con i subentrati: Gameiro e Coquelin portano freschezza, ma non incidono.
Le occasioni più interessanti nel finale soono sempre tutte dei gialloneri di casa, ancora vicini al gol con un paio di conclusioni dalla distanza che sfiorano la porta di Neto. Il portiere brasiliano è decisivo con una parata di riflesso su Sanogo a due minuti dal termine: la sua deviazione è provvidenziale per mandare la palla sul palo ed evitare la sconfitta. Alla fine i rimpianti sono soprattutto per Seoane: lo Young Boys ai punti avrebbe meritato qualcosa in più.