Avvio di stagione da urlo, come non gli capitava da diversi anni ormai: due goal nelle prime tre gare di campionato per Kevin-Prince Boateng, nuova arma in più del Sassuolo con cui si sta togliendo diverse soddisfazioni nel nuovo - ma non troppo - ruolo di attaccante.
Quando non insegue il pallone da calcio in campo è uno stimato rapper e da qualche settimana è uscito il suo primo singolo intitolato 'King', nome scelto non a caso come spiegato a 'Il Corriere della Sera': "Ho conquistato il mio regno da poco. Oggi che ho la serenità e mi sono buttato alle spalle le difficoltà del passato, mi sento potente come un re. La foto della copertina mi rappresenta in pieno: ci sono io che mi sto per sposare, tutti i miei tatuaggi e i capelli, che per me sono importantissimi. L’ultimo parrucchiere che mi ha sbagliato un taglio se lo ricorda ancora".
Nella sua vita tante le follie, a partire da un... kebab: "Avevo due giorni liberi e avevo voglia di un kebab. Ho pensato: dove è un buon kebab? Così ho prenotato un volo e sono andato a Berlino".
Ma non solo: "Avevo prenotato una vacanza di Natale con Jérôme (suo fratello e difensore del Bayern Monaco, ndr), ma mi ero appena messo insieme a Melissa e volevo stare con lei. Gli ho detto: 'chiama un amico e fatti raggiungere, domani parto, ho già il biglietto'".
Non tutto è stato semplice per Boateng, soprattutto agli inizi: "Sono cresciuto senza padre, se ne è andato quando ero piccolo. Con il primo stipendio di 500 euro ho chiesto a mia madre di poter andare via di casa. Non voleva, poi ha firmato. Volevo sollevarla dal fatto di dover provvedere anche a me, eravamo cinque figli, abitavamo in una casa con due camere da letto. Lei dormiva sul divano. Se non avessi fatto il calciatore? Avrei fatto il modello o l’attore".
Al Sassuolo sembra aver ritrovato quella tranquillità e stabilità che gli mancavano da tempo, a giudicare dai risultati in campo. I tifosi neroverdi possono godersi un nuovo Boateng, con tutte le sue sfaccettature che lo rendono un personaggio da copertina, come inevitabile che sia.