Per la quarta volta nella sua carriera, Massimiliano Allegri ha vinto il premio Panchina d'oro, dedicato al miglior allenatore della stagione precedente e assegnato in base ai voti degli altri tecnici.
Ha trionfato quindi Allegri, lasciandosi alle spalle Maurizo Sarri e Simone Inzaghi a pari merito. Subito dopo la cerimonia, l'allenatore della Juventus ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport'.
"Devo sicuramente ringraziare il mio staff, che mi aiuta sempre tanto e mi toglie molto lavoro da fare - Ha gioito Allegri - Il merito di questo premio è da ricondurre a società e giocatori. Speriamo che anche quest'anno sia ricco di successi, anche se sarà difficile visto che in Serie A Napoli e Inter ci saranno filo da torcere".
L'allenatore della Juventus ha parlato anche degli obiettivi stagionali: "La Champions League fino a marzo non conta, poi da lì partirà una nuova stagione. Bisognerà arrivarci in forma e determinati al punto giusto. Dipende da molte cose. Se credo che questo sia l'anno giusto per vincerla? Beh, per me era giusto anche il primo anno quando sono arrivato (ride ndr). La squadra però è cresciuta molto in questi anni, sono contento, ma bisognerà aspettare la Primavera".
Sul suo cambiamento personale: "Sono un po' più riflessivo rispetto al passato, data l'esperienza di dieci anni in Serie A. Tra quattro anni sarò una persona ancora diversa da adesso. Crescere e cambiare è normale".
Infine, per fare capire tutta la sua mentalità: "Stavamo cadendo nell'equivoco della squadra divertente che però non vince, dopo la partita contro il Manchester United. Sono stati bravi i ragazzi a invertire subito questa tendenza nella gara di ieri contro il Milan. Bisogna sempre migliorarsi e alzare l'asticella".