Champions League. Due parole, una unica ossessione. Quella di Arturo Vidal per la coppa più prestigiosa d'Europa, il grande obiettivo che il cileno insegue in questa stagione.
Lo ha dimostrato recentemente al Camp Nou contro l'Inter, quando il suo ingresso in campo ha cambiato volto al Barcellona, portando ai blaugrana quella cattiveria a centrocampo mancata con lui in panchina.
Quando allaccia gli scarpini, indossa la maglia e affonda i tacchetti sul manto erboso, il primo obiettivo di Vidal è infatti quello di dare tutto per la squadra. Lo ha raccontato in una lunga intervista per 'L'Equipe', nella quale ha parlato anche dell'origine della sua bizzarra capigliatura, per nulla casuale.
"L'ho fatta dopo la Coppa del Mondo Under 20 del 2007. Mi ricordavo di un giocatore tedesco con una cresta (Christian Ziege) che mi era piaciuto ai Mondiali del 2002, perché era molto aggressivo e incuteva timore agli altri. Allora volevo fare qualcosa di simile e mi sono creato un personaggio".
Oltre alla nota cresta che lo contraddistingue, Vidal ha poi parlato anche della sua passione per i tatuaggi. Sul corpo ne ha infatti a decine, anche se il più importante è quello che spera di poter fare al termine di questa stagione.
"Ho iniziato a tatuarmi in Italia e ora ne ho più di 30. Però ho uno spazio riservato sull'addome per la Champions League".
La coppa dalla grandi orecchie è infatti l'ossessione di Vidal, il quale non ha ancora digerito l'eliminazione per mano del Liverpool nell'ultima edizione del torneo. Per questo vuole che questa stagione sia quella del riscatto, convinto che il Barcellona abbia tutto per poter fare suo il trofeo.
"La mia ossessione è quella di vincere la Champions League. Quest'anno ci credo davvero, perché sono nella migliore squadra del mondo ed è anche la più forte fisicamente per arrivare a dei titoli. Il talento ti fa vincere il campionato, ma il fisico ti aiuta a vincere la Champions League".