La Juventus torna a concentrarsi sulla Champions League e lo fa sapendo che è attesa da un bivio importantissimo per il suo cammino europeo. La compagine bianconera infatti, mercoledì sarà impegnata sul campo della Lokomotiv Mosca per una sfida valida per la quarta giornata della fase a gironi della massima competizione continentale per club, che mette in palio punti che potrebbero valere il passaggio alla prossima fase con due turni d’anticipo.
Maurizio Sarri, parlando nella conferenza stampa di presentazione della gara, ha spiegato quali sono le insidie che i campioni d'Italia dovranno affrontare.
“Sarà una partita difficile, la Lokomotiv già all’andata ci ha messo in difficoltà. In Europa non puoi fare punti se non proponi prestazioni di livello. Abbiamo l’obiettivo di passare il turno e successivamente penseremo anche al primo posto nel girone. Sappiamo che affronteremo un’avversaria che si gioca le possibilità di qualificazione, quello che dobbiamo fare e concentrarci sulla nostra prestazione”.
Il tecnico bianconero ha fatto un primo resoconto della sua avventura a Torino a cinque mesi dal suo approdo alla Juve.
“A livello di risultati è andata benissimo, abbiamo fatto tanti punti sia in Champions che in campionato. A livello di incidenza di gioco è andata bene, ma abbiamo ancora dei margini di crescita. Se si vanno a guardare i dati delle scorse stagioni, quelli di oggi sono diversi in fatto di baricentro, tiri fatti e tiri subiti. Questo vuol dire ce si sta cercando di andare in una certa direzione e fortunatamente ho la sensazione che molti singoli possano crescere ancora, cosa questa che porterebbe a crescere anche a livello di collettivo”.
All’andata la Lokomotiv giocò una partita di livello e molto accorta.
“Non esistono contromisure semplici contro squadre che fanno grande densità davanti alla difesa, altrimenti nessuno la farebbe più perché verrebbe travolto. Non è facile, questo a meno che non si riesca a sbloccare la partita in tempi rapidi. In situazioni come queste spesso a risolvere possono essere le grandi giocate di un singolo e noi abbiamo tanti giocatori con qualità enormi. Io però ho visto alcune partite giocate dalla Lokomotiv in casa e sono stati più aggressivi e propositivi. Affrontiamo una squadra che ha qualità”.
Maurizio Sarri ha spiegato come si gestisce il turnover quando in ballo ci sono giocatori del calibro di Higuain e Dybala.
“Io l’ultima cosa che vorrei fare è convincerli a stare fuori. Io faccio la formazione, e chi sta fuori sta fuori. C’è una situazione che i ragazzi conoscevano già da inizio stagioni e entrambi sono stati molto motivati nel restare. Facendo questa scelta sapevano che difficilmente avrebbero giocato insieme, quindi saranno contenti di questa situazione. Se riuscirò a schierarli insieme sarò il primo ad essere contento”.
A Mosca la Juventus non potrà contare su De Ligt in difesa.
“Non era in condizione di giocare, è alle prese con una caviglia in disordine ed ha bisogno di qualche giorno per tornare al meglio. Non credo che sia nulla di grave, ma oggi non riusciva a calciare. Abbiamo Rugani e Demiral a disposizione, domani decideremo chi schierare”.
Diversi giocatori della Juventus ultimamente hanno parlato di divertimento quando giocano.
“Le novità portano sempre un certo interesse. Nei primi mesi i giocatori sono sempre molto coinvolti quando si prova a giocare in maniera diversa rispetto al passato. La cosa si complica quando una squadra pensa di saper fare un certo tipo di gioco, quando in realtà non ne è pienamente in possesso”.
Contro la Lokomotiv, Sarri potrà contare su Douglas Costa.
“Vedremo, partendo titolare secondo me non riuscirebbe ad arrivare al 90’. Potrebbe fare uno spezzone lungo o corto di partita, è una cosa che decideremo domani”.
Higuain sembra un altro giocatore rispetto a quello che si è visto per lunghi tratti nella scorsa stagione.
“E’ migliorato nel mettersi a disposizione della squadra, prima giocava più per il goal, era più egoista. Ora partecipe di più alla manovra, è forse meno pericoloso in area, ma lavora tanto per la squadra. Ha maggiori motivazioni, c’è stato un cambio a livello caratteriale, l’anno scorso ho visto un giocatore che ha sofferto molto l’addio alla Juve. Per lui era stata una sconfitta personale”.
Il calcio italiano si trova ancora a fare i conti con il problema del razzismo.
“A me viene da ridere quando si parla di razzismo nel calcio, non è che queste persone vengano da un mondo isolato. E’ gente che vive in società, il razzismo quindi c’è ovunque ed il fatto che entri negli stadi è solo una conseguenza. Non è accettabile che nel 2020 si senta ancora parlare di razzismo, esiste una sola razza ed è quella umana. Abbiamo gli strumenti tecnologici, smettiamo di squalificare stadi e curve e individuiamo i responsabili”.