Quando nel corso dell’ultima sessione invernale di calciomercato il Milan l’ha prelevato dal Genoa, sono stati in molti coloro che si sono chiesti se Krzysztof Piatek avesse le qualità per sostituire un giocatore del calibro di Gonzalo Higuain. Oggi, a poche settimane da quel colpo che fu certamente uno dei più importanti in assoluto di gennaio, ogni dubbio sembra assolutamente fugato.
All’attaccante polacco sono bastate infatti una manciata di partite per conquistare tutti. Dopo l’esordio dalla panchina e senza reti contro il Napoli in campionato, il nuovo centravanti rossonero si è letteralmente scatenato, tanto che è andato in goal in tutte le successive partite. I numeri d’altronde parlano chiaro: per Piatek sono quattro le marcature (due in campionato e due in Coppa Italia proprio contro il Napoli) agli ordini di Gattuso in altrettante presenze.
L’impatto dell’ex Genoa è stato tale da scomodare paragoni con i grandi del passato, compreso colui che è stato probabilmente il più forte di tutti: Marco Van Basten.
Come ricordato da la Gazzetta dello Sport, l’ex fuoriclasse olandese, nelle sue prime cinque gare disputate con la maglia del Milan riuscì ad andare a segno cinque volte, quindi una in più del polacco, ma la sua media reti era di un goal ogni 72’, mentre quella di Piatek è di uno ogni 62’.
Numeri da urlo che gli consentono di staccare e di lasciare a debita distanza altri grandi bomber del passato rossonero come Bierhoff (un goal ogni 90’), Gullit (uno ogni 105’) e Weah (uno ogni 112’).
Chiaramente si tratta di solo quattro partite ed il percorso che lo attende al Milan è appena iniziato, la partenza però è stata fulminea e Higuain e i suoi 8 goal in 22 partite complessive tra coppe e campionato, sembrano già un lontano ricordo.