E’ stato uno dei più grandi giocatori italiani di ogni tempo ed è e sarà per sempre uno dei grandi simboli della Roma. Francesco Totti ha appeso gli scarpini al chiodo ormai due anni fa, ma nessuno può ovviamente dimenticare quanto ha dato al calcio e quanto importante sia stata la sua figura.
A svelare alcuni dei retroscena della sua vita e della sua straordinaria carriera sarà il documentario ‘L’ultima notte’. In questi giorni si stanno girando le riprese di quello che è un lavoro che ovviamente molti attendono con impazienza e tra gli ultimi set toccati c’è la scuola elementare Manzoni, quella che lui ha frequentato in Via Vetulonia.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, lo stesso ex capitano giallorosso è parso estremamente emozionato nel rivedere quelli che sono stati i luoghi della sua infanzia. A lui, come sempre accade, sono stati riservati un’accoglienza calorosa e abbracci, il tutto mentre tornavano alla mente vecchi ricordi.
“Stanotte non riuscivo a dormire per l’emozione. Erano quasi trent’anni che non tornavo qui. Vede? Quella era casa mia. Bastava che uscissi alle 8.27 per arrivare puntuale”.
Impegnato sul set, Totti è stato raggiunto dal fratello Riccardo, dalla cognata Silvia, dai cugini, dalla moglie Ilary e dai suoi tre figli: “Strano, no? Non ho mai vinto il Pallone d’Oro e magari vinco l’Oscar”.
Il documentario sulla vita della più grande bandiera della storia della Roma potrebbe essere presentato nel 2020 al Festival di Berlino e la cosa potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per Hollywood.
Quella che è stata una carriera eccezionale da calciatore, potrebbe regalargli soddisfazioni anche dopo il ritiro, ma i vecchi ricordi non hanno prezzo: “Pagherei oro per tornare a quegli anni”.