L’Assemblea è stata composta da 274 delegati in rappresentanza delle società della Lega Nazionale Professionisti Serie A (LNP Serie A, 20), della Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNP Serie B, 19), della Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro, 58), della Lega Nazionale Dilettanti (LND, 90), degli atleti (52), dei tecnici (26), dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA, 9). Gravina ha ottenuto il 97,20% delle votazioni.
"Il calcio che vorrei è il calcio dei giovani - ha detto Gravina nel proprio discorso di presentazione - Il calcio che si rigenera sulla spinta di un progetto di formazione per lo sviluppo del talento messo a disposizione dei club e delle Nazionali. Voglio sviluppare ancor più il calcio femminile. Vorrei un calcio sostenibile e fatto per le famiglie".
"Voglio un calcio con la certezza delle regole in un quadro organizzativo risanato - ha continuato Gravina - in impianti moderni e funzionali. Vorrei riportare la nostra Nazionale nelle competizioni internazionali. Voglio una condivisione d'intenti forte e duratura. Così salveremo il nostro calcio. L'unico modo è alzare la testa, aprire gli occhi e puntare il risultato. Togliamo le cravatte e indossiamo la maglia azzurra. Noi siamo l'Italia".
Gravina, 65 anni compiuti a inizio mese, prende il timone dal Commissario Straordinario Roberto Fabbricini, in carica da inizio febbraio al posto di Carlo Tavecchio. Ricopriva il ruolo di presidente della Lega Pro dal 2015.