Una droga che distrugge migliaia di vite ogni anno. Una malattia che inizia con poco, per poi prendersi tutto. La vita, la famiglia, gli amici. La dipendenza da gioco d'azzardo colpisce sempre più persone, anche nel mondo del calcio professionistico. Chiedere ad Andros Townsend, giocatore del Crystal Palace.
Il 28enne inglese ha raccontato la sua storia a The Players Tribune, confessando di aver speso un patrimonio in scommesse. Nel 2013, tra l'altro, Townsend era stato squalificato per quattro mesi a causa di questa dipendenza, tale da aver violato il regolamento relativo.
Ognuno ha la propria croce, per Townsend è questa:
"Non bevo, non fumo, non uso droghe e non sono mai stato in un night club. Ma credo di essere stato l'unico ragazzo in grado di spendere 50.000 euro in un letto di Blackopool il mercoledì sera".
Townsend è uscito allo scoperto proprio per evitare ad altri ragazzi di cadere in questo vortice:
"Non mi piace parlarne, sono stati i momenti peggiori della mia vita. Ero triste e non mi sono goduto niente nonostante fossi al Tottenham".
La storia è sempre la stessa. Si comincia con una semplice scommessa:
"Ricordo ancora tutto. Ero in una stanza d'albergo annoiato, avevo visto la pubblicità per un'app gratuita di scommesse. Nel giro di pochi mesi sono finito fuori controllo, ero dipendente".
Per colpa del gioco d'azzardo Townsend è finito in depressione:
"Ero scettico, ma mia madre mi ha consigliato di andare dallo psicologo. Ho scoperto che parlare dei tuoi problemi non è poi così male. Come atleta non vuoi mai ammettere che le cose vanno male. Ma la verità è che ci sono molte cose che semplicemente non vanno. Stavo trattenendo molte emozioni finché non sono riuscito ad accettarmi e a smettere di guardare al passato".