Dopo otto Scudetti consecutivi la Juventus, secondo Francesco Totti, è ancora la grande favorita per la conquista del tricolore. Il tutto nonostante l'ex capitano e dirigente della Roma veda un campionato più combattuto rispetto a quello degli ultimi anni.
Totti, intervistato da 'Radio Radio, infatti promuove in particolare Inter e Napoli tanto che secondo l'ex numero 10 le altre lotteranno solo per il quarto posto. Roma compresa.
"La Juve è sempre la squadra da battere perché sono forti come società, come gruppo e come tutto. Però quest’anno Inter e Napoli sono molto agguerrite, si sono rinforzate tantissimo e vedo un campionato diverso dagli altri anni. Per me le prime tre posizioni sono già fatte, poi tutto può succedere. Vincerà la Juve, ma con più difficoltà. Purtroppo si lotterà per il quarto posto. La realtà dei fatti è questa”.
Riguardo alla Roma poi Totti dà un consiglio al nuovo tecnico Fonseca.
“Deve rimanere se stesso e non sentire cosa succede fuori. Da quello che so io oltre a essere una grande persona è anche un grande allenatore con idee e principi giusti. Io spero di sbagliarmi. Quando sei nel mondo del calcio da 30 anni è difficile che sbagli però. I tifosi sperano in una grande Roma e da tifoso spero che la società possa fare qualcosa in più in questi giorni che mancano in modo tale che la Roma possa competere almeno per un posto in Champions League”.
Totti peraltro domenica potrebbe tornare all'Olimpico per assistere al Derby della Capitale dalla tribuna.
“Sto valutando, è più sì che no. Sarebbe la prima volta non dal vivo, questo mi fa riflettere. La Lazio è temibile, quadrata, Inzaghi la sa mettere in campo, anche se la Roma è più forte. L’amore per i tifosi della Romaè forte, reciproco e rimarrà sempre. Io sarò sempre al loro fianco, anche quando non sarò sugli spalti”.
L'ex capitano giallorosso invece preferisce non sbilanciarsi ancora sul suo futuro.
"Tra poco svelerò i miei progetti, mi ha fatto piacere che le porte si siano aperte in Nazionale. Ho parlato con Mancini e Gravina. Tutti vorrebbero che andassi a lavorare con loro, ma ho voluto riflettere e prenderò questa strada che nessuno sa. Sempre nel mondo del calcio però”.