E anche stanotte, a Roma, lo stadio Olimpico sarà tutto per Francesco Totti. Almeno fino al calcio d'inizio di Roma-Real Madrid, gara decisiva per le sorti dei giallorossi in Champions League.
Ma, prima che l'arbitro Turpin fischi il calcio d'inizio, gli occhi e il cuore dei tifosi giallorossi saranno tutti per il numero 10 che oggi fa il suo ingresso nella Hall of Fame della Roma.
E' il primo giocatore ad essere nominato direttamente dal club, il primo a ricevere una cerimonia allo stadio Olimpico, il primo ad essere scelto prima della trascorrenza dei termini previsti. Il primo, sempre. L'eccezione, anche.
La cerimonia, per di più, avverrà proprio davanti a Florentino Perez e al cospetto di quel Real Madrid al quale Totti ha detto no proprio per diventare ciò che stasera sarà nuovamente celebrato: una leggenda.
Il suo 'no' al Real Madrid lo ha reso il simbolo della Roma e del romanismo, lo ha reso l'unico giocatore a dire no ai Galacticos, come rivelato dallo stesso Florentino Perez, lo ha reso una delle ultime bandiere di un calcio che non c'è più.
E il destino, che quando vuole sa essere davvero bravo, ha deciso che sarà proprio il Real Madrid, proprio quel club al quale ha detto di no, a celebrarne l'unicità.
"L'unico giocatore a dire di no al Real Madrid", fu ciò che Florentino Perez chiese a Totti di scrivere sul retro della maglia che il Capitano giallorosso gli regalò in occasione della sua ultima gara da calciatore al Bernabeu. Oggi, forse, anche Florentino almeno per un attimo sorriderà nel vedere come quel 'no' abbia contribuito a rendere leggendaria la carriera di quel ragazzo che ha rinunciato a trofei e vittorie proprio per vivere serate come questa.
27 novembre 2018