Sono scattati gli allarmi in casa Juventus ieri sera, quando Cristiano Ronaldo ha fatto cenno alla panchina di essere sostituito intorno alla mezz'ora.
La "maledizione delle nazionali" continua a mietere vittime tra i giocatori bianconeri, ostacolando il grande obiettivo di quest'anno: la Champions League.
Tuttavia, il calciatore ha voluto tranquillizzare tutti a fine partita: "Non sono nervoso, conosco il mio corpo. Tornerò in una o due settimane", assicura in zona mista.
Tutti i tifosi della Juventus hanno temuto per un'infortunio grave, ma le sue parole hanno fatto placare gli animi.
Mancano esattamente 16 giorni all'incontro tra Ajax e Juventus alla Johan Cruijff Arena. Il portoghese dovrebbe dunque esserci già nella partita d'andata.
Nonostante tutto, Cristiano resta un giocatore con una fame infinita per raggiungere i propri obiettivi: quest'anno, ipotecata la Serie A ed eliminati dalla Coppa Italia, i bianconeri puntano alla Coppa "dalle grandi orecchie".
Il recupero, non è stato l'unico tema toccato dal lusitano. È stato molto critico con la direzione arbitrale, colpevole di non aver fischiato un rigore a favore della formazione di Fernando Santos.
"C'era un rigore nettissimo che non è stato fischiato. Ho avuto la possibilità di parlare con l'arbitro ed ha riconosciuto l'errore, ma il guardialinee che era a 40 metri ha preso la decisione. È molto strano. Non dovrebbe accadere, ma è successo", sostiene il numero "7" che invita all'utilizzo del VAR, anche per la qualificazione agli Europei 2020.
"Credo che la squadra abbia giocato bene, ha creato molte occasioni. Abbiamo giocato meglio di Ucraina e Serbia, ma quando il pallone non ne vuol sapere di entrare, non entra", aggiunge.
Infine, conclude parlando del suo ritorno in Nazionale: "Mi sarebbe piaciuto esserci anche nelle altre partite. Sono stato via 8 mesi perchè avevo bisogno di tempo per me. È stato un cambio radicale nella mia vita ed avevo bisogno di adattarmi. Da ora mi dedicherò con anima e corpo alla Nazionale.