Da quando Daniele De Rossi ha confermato la volontà di continuare a giocare, anche senza la maglia della Roma sulla pelle, la domanda è sorta spontanea: quale sarà la sua prossima avventura? E se il Boca Juniors ci prova, c'è già chi si tira fuori: il Torino.
A confermarlo è il presidente Urbano Cairo, che a margine dell’evento AWords organizzato dalla Lega di A ha trattato vari temi. Tra i quali spicca, appunto, quello relativo a De Rossi, ufficialmente senza squadra tra un mese e mezzo.
"De Rossi è stato un grande giocatore, ha grandi qualità umane, però noi cerchiamo di puntare di più sui giovani. Anche se noi abbiamo Moretti, che ha addirittura due anni in più rispetto a lui. De Rossi non è in linea con le nostre idee, con i nostri piani, anche se lo stimo molto".
Cairo ha parlato anche del progetto Superlega così caro ad Andrea Agnelli, condannandolo senza riserve.
"Questa è una cosa talmente mal concepita da dover essere azzerata. Non c'è logica nel cambiare tutto, invertendo il sistema del merito. La gente è abituata a vedere andare in coppa chi se lo merita. In America l'NBA è nata così, qui invece il calcio è diverso, con promozioni e retrocessioni. Solo pochissimi club vogliono questa cosa".
Qualche parola, Cairo l'ha spesa anche nei confronti di Andrea Belotti, autore di una rete strepitosa contro il Sassuolo un paio di giorni fa. Un gioiello che il Torino vuole tenersi ancora stretto.
"Non ho mai avuto la tentazione di cedere Belotti, mi ero impegnato con la piazza a non farlo. L'anno scorso è stato difficile, ma in questo girone di ritorno è tornato il vero Belotti. Ha grande voglia di fare, si sta comportando come un trascinatore".