L'epopea del grande PSG iniziò probabilmente nel 2012 con il doppio acquisto dal Milan di Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic per una cifra superiore ai 60 milioni di euro: un 'pacchetto' che all'ombra della Tour Eiffel ancora ringraziano per i successi portati in dote nel corso degli anni.
Intervistato da 'France Football', Thiago Silva ha rivelato un retroscena che ha come protagonista l'attaccante svedese poco prima della firma con il club parigino.
"Avevo appena firmato il contratto e lui mi telefonò: 'Thiago, andrai davvero al PSG?'. Io risposi: 'Sì è fatta, ho firmato'. Mi disse: 'Non scherzo, eh? Se non vai non firmo e, se mi hai mentito, vengo a prenderti...'. Zlatan è un ragazzo eccezionale con cui parlo spesso. Ho molto rispetto e ammirazione per lui".
Se non fosse diventato calciatore, Thiago Silva avrebbe fatto il controllore come il fratello.
"Vengo da un quartiere povero in cui il crimine è un'opzione. Sarei potuto diventare un controllore come mio fratello maggiore. Quando non ci credevo quasi più, mia madre mi diede un ultimatum: 'Se rinunci al calcio, lavorerai come tuo fratello!'. Ho atteso per realizzare il mio sogno: diventare un calciatore professionista. Se avessi fallito, oggi sarei sicuramente seduto su un autobus".
Questa è l'ottava stagione al PSG per il difensore verdeoro che ormai si sente parigino a tutti gli effetti.
"Dopo otto anni qui e con il passaporto in tasca mi sento francese. Parigi non è una parentesi, fa parte della mia vita e della mia storia. Questa città è la mia seconda casa e nessuno può cambiarlo: sarò parigino per la vita. Rinnovo? E' la mia volontà e ne discuteremo presto. L'idea è di rimanere al PSG e continuare a far crescere il club. Questi otto anni hanno un grosso peso sulla bilancia, penso di aver contribuito allo sviluppo della società".