L'iter per la costruzione del nuovo stadio della Roma si fa sempre più intricata. Nonostante il vice-presidente giallorosso Mauro Baldissoni avesse parlato di diritto acquisito, la costruzione rischia di subire un altro slittamento significativo.
Secondo il "Corriere dello Sport", l'intricata situazione politica nella capitale potrebbe condizionare ulteriormente i tempi di costruzione del progetto di Tor di Valle. Un altro ritardo potrebbe essere infatti dietro l'angolo.
In comune nel pomeriggio di oggi si dovrebbe tenere una riunione per prendere una decisione sul decreto "SalvaRoma", in merito al debito. Il comune ha infatti un debito di 12 miliardi di euro e, qualora il provvedimento riguardo non passasse, la giunta e il sindaco Virginia Raggi subirebbero un altro ribaltone.
Negli scorsi mesi a rallentare l'inizio dei lavori erano state l'accusa di abuso d'ufficio verso il sindaco, ancora non risolta, e la spaccatura della sua stessa maggioranza.
La Raggi sarebbe anche chiamata all'ultima decisione qualora non si trovasse un accordo tra Roma e uffici comunali per quanto riguarda il piano urbanistico. Per il quale, tra trattative e riscritture, sarebbero previsti tempi non brevi e quindi altri slittamenti.