Possibile immaginare Leonardo Bonucci, l'autore dello strano percorso andata-ritorno Torino-Milano, in panchina nella sfida che per lui (e per Gonzalo Higuain) rappresenta attualmente più di ogni altra cosa nella vita? Sì, possibile. Perché è proprio questo che dovrebbe accadere domani sera a San Siro.
Condizionale ancora d'obbligo, perché da qui al calcio d'inizio potrà accadere ancora di tutto, ma intanto le indicazioni che arrivano dalla Continassa sono proprio queste: Bonucci che guarda da bordo campo la gara tra il Milan e la Juventus, tra i suoi ex compagni e gli attuali, è in questo momento non un'ipotesi, ma quasi una certezza.
La formazione provata da Massimiliano Allegri nella rifinitura del sabato non mente: accanto a Chiellini, a formare la cerniera difensiva che avrà il compito di proteggere la porta di Szczesny, non c'è Bonucci bensì Benatia, il grande scontento, che a San Siro potrebbe dunque avere l'occasione per mettersi in mostra.
E dire che il tecnico livornese, nella consueta conferenza stampa di presentazione della partita, non aveva fatto trapelare nulla ai giornalisti: "Consigli a Leo? Non ne devo dare. Torna in casa del Milan, dove ha giocato un solo anno. Non devo dargli nessun consiglio". Evidentemente, però, aveva già maturato nella propria testa la convinzione di lasciare fuori dalla contesa uno dei grandi ex.
Bonucci, che lo scorso 31 marzo con la maglia del Milan aveva esultato con il suo solito gesto sotto la curva della Juventus, questa volta non avrà dunque l'occasione di ripetersi a maglie invertite. Mentre i tifosi rossoneri, se tutto sarà confermato, potranno riservargli un'accoglienza negativa solo parziale, fischiandolo alla lettura delle formazioni e non a ogni tocco di palla.