Una cavalcata europea strepitosa con il sogno Champions League infranto soltanto all'ultimo appuntamento: Mauricio Pochettino ha raccontato le sensazioni provate dopo la sconfitta del suo Tottenham in finale di Champions League per mano del Liverpool.
Intervistato ai microfoni dello 'Standard', l'allenatore argentino ha svelato il suo momento difficile:
"Sono stato davvero molto male. Quel momento posso paragonarlo solo all'estate del 2002 quando, nel giro di una settimana, fummo battuti dall'Inghilterra e pareggiamo con la Svezia, venendo eliminati dalla fase a gironi del Mondiale. Entrambi sono i momenti peggiori della mia carriera. Così, il giorno dopo, ho preso un treno da Madrid a Barcellona. Ho trascorso 10 giorni chiuso in casa mia e non volevo uscire. E' stato difficile perché siamo arrivati a un passo dalla gloria".
Giorni di riflessione e analisi post sconfitta, Pochettino era davvero a pezzi dopo la finale di Madrid:
"Ho parlato con il mio assistente Jesus Perez ogni giorno per cercare di capire quella sconfitta. Cerchi sempre di analizzare, ma alla fine sono i piccoli dettagli a fare la differenza. La mia famiglia ha cercato di risollevarmi, ma eravamo tutti nella mia stessa situazione. Dopo alcuni giorni sono andato a giocare a golf con mio figlio: ero concentrato nel provare a colpire perfettamente la pallina, ma era impossibile. Poi ho iniziato a guardare avanti. Tutti hanno riconosciuto il nostro fantastico lavoro e anche questo mi ha aiutato. La gente mi fermava nei ristoranti e si complimentava".
Il bilancio complessivo da quando è arrivato al Tottenham è sicuramente positivo, Pochettino ha saputo portare ad altissimi livelli un club che non ha mai fatto follie sul mercato:
"Se si analizza il nostro percorso da quando sono arrivato nel 2014, tutte le altre big inglesi hanno speso tanto per arrivare dove siamo arrivati noi. È il Tottenham a dover essere un'ispirazione per le altre squadre di Premier. La cosa più importante è la cultura, la filosofia che abbiamo creato nel club in questi ultimi cinque anni. Alla fine non so se otterremo un trofeo, ma ci siamo davvero vicini".