La Roma esordirà domani in Europa League, contro l'Istanbul Basaksehir. Oggi in sede di conferenza stampa hanno parlato sia Paulo Fonseca, che il Capitano Alessandro Florenzi. Il laterale giallorosso ha spiegato i pericoli della partita, ma non solo.
"Giocare all'Olimpico ha sempre un altro sapore, ma noi restiamo dell'idea di dover avere personalità sia in casa che fuori."
Sul senso di romanità suo e di Lorenzo Pellegrini, Florenzi non nasconde la maggior responsabilità.
"Penso di parlare a nome di entrambi, sia io che Lorenzo siamo orgogliosi di vestire questa maglia ed abbiamo un grande senso di appartenenza. Sarà nostro compito far capire al resto del gruppo cos'è Roma e la Roma" .
Dopo aver mandato un messaggio di speranza al lungodegente Bouah, primavera infortunatosi gravemente durante la settimana, Florenzi fa dell'autocritica quanto al senso di appagamento visto in alcuni frangenti.
"Alle volte abbiamo dato l'impressione di essere appagati, anche io avrei potuto fare qualcosa in più per evitarlo. Dobbiamo cercare di essere lineari, facendo sempre qualcosa in più per il compagno. In questa Roma posso dire di aver visto qualcosa di questo spirito".
Quanto alla sua duttilità, per Florenzi non è il ruolo quello che conta:
"Farò quello che serve alla Roma e giocherò dove mi chiederà il mister, senza alcuna differenza. Se si farà male Pau Lopez, potrei giocare anche in porta, ho delle qualità (ride ndr)."
Alla prima europea senza né Totti né De Rossi, il capitano della Roma sa di dover tracciare un nuovo percorso.
"Prima avevo Daniele e Francesco come guide, ora so di dover dare il mio di esempio. Quale sarà? Mostrarmi leale e umile, correndo sempre più dell'avversario, chiunque esso sia. Anche se stessimo vincendo o perdendo 4-0!".
Sulle ambizioni in questa Europa League, Florenzi non si scompone.
"Vedremo partita per partita, non voglio fare pronostici. Il percorso è ancora molto lungo" .