Quella di Bergamo è stata una disfatta totale per il Milan. La miglior striscia positiva della stagione rossonera viene bruscamente interrotta da un'Atalanta straripante: 5-0 per la 'Dea' e rossoneri KO.
Gli uomini di Pioli crollano mentalmente e si lasciano travolgere dalla 'Dea', senza mai dare avvisaglie di riscatto ed uscendo dall'Atleti Azzurri' a testa bassa. Per il Milan quella di Bergamo è la seconda partita consecutiva senza reti, solamente nel dicembre del 2018 era accaduto ai rossoneri secondo i dati 'Opta'.
Arrivati all'ultima partita del 2019 l'attacco del Milan è ormai definitivamente un problema serio: i rossoneri in 17 partite di Serie A hanno segnato solo 16 goal. Quello dei rossoneri al momento è il quattordicesimo attacco della Serie A, ma diverse squadre devono ancora giocare e possono superare il club meneghino. Anche nella giornata di oggi Pioli ha cercato di trovare una soluzione differente, lanciando Leao dal 1'. Il portoghese, però, ha sprecato anche questa opportunità e chiude il 2019 con un solo goal in Serie A.
Male Leao, ma nemmeno Piatek quando è subentrato ha saputo essere un valore aggiunto per i rossoneri. La crisi esistenziale del polacco sembra non trovare fine ed il misero bottino di 4 reti in campionato ne sono un segnale inequivocabile. I rossoneri non riescono ad essere pericolosi, Suso e Calhanoglu hanno segnato 3 goal in due ed il miglior marcatore è Theo Hernandez con 4 marcature, come Piatek.
E allora trovare delle alternative offensive sul mercato di gennaio sembra più un'urgenza che una semplice idea. Non basta un giocatore per risolvere tutti i problemi, ma probabilmente un attaccante di grande carisma regalerebbe al Milan quel senso di pericolosità che, in questo momento, gli avversari non percepiscono. Tutto porta al nome di Zlatan Ibrahimovic che, però, starebbe riflettendo anche su un possibile ritiro. Boban e Maldini dovranno tirar fuori dal cilindro un grande colpo per resituire il Milan un attacco all'altezza della propria storia.