Lo scandalo calcioscommesse scoppiato in Spagna con il nome di 'Operazione Oikos' ha tirato in ballo tre giocatori del Frosinone non meglio precisati come persone da poter contattare per combinare una partita. Il club ciociaro ha ora precisato la propria posizione.
Questo il comunicato ufficiale apparso sul sito ufficiale:
"Il Frosinone Calcio S.r.l., preso atto delle notizie stampa pubblicate in data di ieri, dalle quali emergono generici riferimenti a non meglio precisati tesserati del club captati in alcune intercettazioni telefoniche, raccolte dalle autorità inquirenti spagnole nell’indagine denominata Oikos, tra soggetti destinatari di misure cautelari, professa, con assoluta fermezza, la propria e dei propri tesserati, assoluta estraneità a qualsivoglia fenomeno di alterazione di gare e/o di agevolazione di scommesse sportive".
Totale estraneità ai fatti dunque da parte del Frosinone, che ricorda i valori cardini della società:
"La società, da sempre, ha fatto dell’etica sportiva e del rispetto delle regole uno dei capisaldi della propria mission, valori che hanno consentito a un club rappresentante una piccola realtà di provincia di ospitare nello Stadio di proprietà le big del calcio italiano. Partendo da tale presupposto, l’accostamento, ancorché generico, privo di specifici riferimenti a tesserati, gare e modalità, a fenomeni di illeciti sportivi non può che determinare, da un lato, la più forte dissociazione possibile e netta presa di distanze, dall’altro la massima disponibilità e collaborazione, ove richiesta, nei confronti delle autorità procedenti. Con ogni più ampia riserva di tutelare la propria immagine ed onorabilità presso ogni sede, sportiva e statuale, nazionale ed internazionale".
Nelle intercettazioni era comparso anche il nome di Ciro Immobile, che ha già minacciato azioni legali in difesa della propria immagine: la palla passa ora ai giudici in attesa di capire le eventuali sanzioni al termine dell'inchiesta.
16 giugno 2019