Tre vittorie nelle prime tre giornate, meglio di così il campionato dell’Inter non poteva iniziare. Dopo aver battuto Lecce e Cagliari, la compagine nerazzurra supera anche l’ostacolo Udinese e, in attesa di vedere cosa farà il Torino lunedì sera, si prende la vetta della classifica in solitaria e a punteggio pieno, staccando la Juventus che non è riuscita ad andare oltre ad un pareggio a Firenze.
Antonio Conte, parlando ai microfoni di Sky dopo il triplice fischio finale della sfida con i friulani, ha spiegato in cosa la sua squadra può migliorare ancora.
“Quest’anno chi affronterà l’Inter dovrà fare la gara su di noi, sono stato chiaro con i ragazzi. Dovremo essere bravi a creare sempre situazioni di superiorità ed è per questo che stiamo lavorando tanto sui tre centrali. Si può fare ancora meglio, voglio capire a che punto siamo con tutti, visto che giocatori come Godin, Lazaro e Sanchez non hanno giocato con noi nel pre-campionato. Stiamo provando i ragazzi nelle gare ufficiali e intanto è importante aver provato anche un’altra alternativa tattica. Mi stanno dando tutti grande disponibilità, anche se a volte si vede ancora il braccino”.
L’Inter è considerata da molti una delle principali favorite nella corsa per lo Scudetto, ma il tecnico nerazzurro vede ancora altre squadre più avanti.
“Noi dobbiamo pensare a noi stessi, sin qui abbiamo dovuto sudare per vincere tre partite e sarà così fino alla fine. I giocatori stanno dando il massimo e i tifosi devono essere contenti di questo. Noi restiamo con i piedi per terra, dobbiamo fare grandi cose, ma gli altri devono fare disastri…”.
Parlando in conferenza stampa, Conte è poi tornato sull’argomento titolo.
“Fin qui abbiamo vinto tre partite differenti. Contro il Lecce l’abbiamo fatto in maniera decisa, il Cagliari ha fatto difesa e ripartenze, l’Udinese è invece una squadra di gamba. Stiamo crescendo e sono contento per la nostra maturazione, ma so anche che adesso parlate di noi così per darci poi la mazzata quando qualcosa andrà storto. Oggi si parla dell’Inter come dell’anti-Juve, conosco il giochino e ci sta, ma noi dobbiamo restare con i piedi per terra. Lasciamo che siano gli altri a parlare, noi dobbiamo stare zitti e lavorare”.
Dopo il pareggio con la Fiorentina, Maurizio Sarri si è lamentato per la scelta dell’orario della partita del Franchi, spiegando come in questa fase della stagione giocare alle 15 o alle 20,45 è una cosa diversa, soprattutto a Firenze.
"Io non voglio dire niente, altrimenti facciamo bilanci e stati patrimoniali. Qualcuno deve stare tranquillo, perché ora sta dalla parte forte…".