Insieme hanno fatto benissimo al Napoli prima e al Chelsea poi: Maurizio Sarri è il primo ammiratore di Jorginho, voluto fortemente anche a Londra dopo averlo allenato con successo in Campania.
Pur di trovare un posto all'italo-brasiliano, il tecnico toscano ha spodestato dal ruolo di regista un certo N'Golo Kanté, reinventato mezzala tra lo stupore generale dell'opinione pubblica britannica.
Eppure il rapporto tra Jorginho e Sarri non andava al di là del semplice confronto giocatore-allenatore, come affermato dallo stesso centrocampista con queste parole riportate da 'AS'.
"Sarri era il mio allenatore, non un mio amico. Abbiamo lavorato insieme per quattro anni ma ora si è aperto un altro capitolo della mia vita. Sarri non c'è più e io sono rimasto al Chelsea, lavorerò al massimo per la mia squadra".
Frank Lampard adotterà il 4-2-3-1, schieramento che a Jorginho non dispiace: "Questa formazione è nuova per me ma mi piace. La scorsa stagione avevamo tre centrocampisti, ora solo due: dobbiamo correre molto, ma penso che possiamo fare cose molto positive. Ho più spazio per creare e questo vuol dire che sono più libero, ne approfitto per alimentare la mia capacità creativa. Lo scorso anno ho imparato molto sull'intensità e sull'aggressività: penso di poter aiutare di più i miei compagni sotto questo aspetto".