Da un toscano a un altro toscano. La Juventus ha scelto: il dopo Allegri si chiama Maurizio Sarri. Un segreto di Pulcinella, forse, perché da giorni il nome dell'ex condottiero del Napoli è considerato in pole position per sedersi sulla panchina dei campioni d'Italia. Ma ora, la realtà è ancor più netta: le due parti sono sempre più vicine.
A produrre un sensibile avvicinamento, un incontro odierno andato in scena tra la dirigenza del Chelsea e Fali Ramadani, agente di Sarri. All'ordine del giorno, appunto, il futuro dell'allenatore. Il quale ha sempre ribadito di voler attendere la fine della stagione e in particolare la finale di Europa League per pensare al proprio futuro, e ora si appresta a scoprire le proprie carte. Rigorosamente a tinte bianconere.
Sarri ha un accordo con la Juventus, pronta a offrirgli un contratto da 7 milioni di euro l'anno. Ramadani ha comunicato il tutto al Chelsea, che ha preso atto della richiesta di separazione del tecnico, prendendosi al contempo qualche giorno per dare una risposta definitiva.
I Blues vogliono infatti evitare di farsi trovare impreparati, bloccando il nuovo allenatore prima di dare il via libera a Sarri. Chi potrebbe essere? Magari il grande ex Frank Lampard, enfant prodige della panchina capace di portare il Derby County alla finale playoff di Championship, poi persa contro l'Aston Villa. Si vedrà.
Tornando a Sarri, il toscano pare aver battuto definitivamente la concorrenza - a dire il vero mai troppo elevata - di tanti illustri colleghi della panchina: da Mauricio Pochettino a Pep Guardiola, passando per Jurgen Klopp. Tutti bravi, tutti impegnati, tutti in ottimi rapporti con i rispettivi club. E, dunque, senza le medesime motivazioni di Sarri, deciso a lasciare il Chelsea e la Premier League dopo una sola stagione.
Nel suo destino, la Juventus. Uno sgarbo per Napoli e per il Napoli, ma come spiegato dallo stesso Sarri dopo la finale contro l'Arsenal, "a volte la professione porta a fare delle scelte". In sostanza: difficilmente alla Juve si può dire di no. E nemmeno lui se l'è sentita di farlo.