Le sensazioni non sono positive, nemmeno la vittoria in una finale europea potrebbe bastare per la riconferma: Maurizio Sarri è un "dead man walking" in questo ultimo scorcio della stagione, nonostante una settimana da ricordare per i risultati ottenuti.
L'allenatore toscano ha dapprima conquistato la matematica certezza di un posto in Champions League con la terza piazza in Premier, per poi approdare quattro giorni più tardi in finale di Europa League dopo un appassionante scontro con l'Eintracht, domato soltanto alla lotteria dei calci di rigore.
Tutto ok direte voi, una formalità la permanenza a Londra, avvalorata anche dal contratto valido fino al 2021: eppure, secondo quanto riportato da "La Gazzetta dello Sport", i "Blues" sarebbero decisi a dargli il benservito subito dopo la finale di Europa League in programma mercoledì 29 maggio a Baku in Azerbaijan contro l'Arsenal. Fino a quel giorno concentrazione assoluta per tentare di portare a casa il primo trofeo stagionale nel derby londinese.
A svantaggio di Sarri, principalmente due aspetti: il primo è legato al rapporto con i tifosi che non lo amano alla follia (per usare un eufemismo), il secondo è relativo a una personalità forte che non è mai piaciuta a Roman Abramovich, da sempre abituato a tecnici "aziendalisti".
La recente presa di posizione del classe 1959 rientra proprio in quest'ottica: nel mirino l'amichevole con il New England Revolution nella notte italiana a Foxborough negli Stati Uniti, considerata a chiare lettere e pubblicamente non il miglior modo per prepararsi a una gara così importante. Idea che ad Abramovich non sarebbe piaciuta per nulla.
Tutto lascia pensare, quindi, a una separazione imminente che farebbe il gioco di Milan e Roma, entrambe alla ricerca di una figura di spessore per la panchina: da un lato i rossoneri dovrebbero salutare Gennaro Gattuso, soprattutto in caso di mancato accesso in Champions League, dall'altro i giallorossi vorrebbero riscattarsi dopo lo scottante rifiuto di Antonio Conte.
Inoltre Sarri è legato da una forte amicizia a Franco Baldini, consigliere personale del presidente romanista James Pallotta: già in passato ci sono stati dei contatti tra i due, pronti a tornare d'attualità. Il 30 maggio ne sapremo di più.