Douglas Costa è uno dei giocatori che ha deciso di fare ritorno al proprio paese per passare la quarentena insieme alla famiglia.
In un'intervista rilasciata a 'Esporte Interativo' e riportata da 'Il Corriere dello Sport', l'attaccante bianconero ha commentato lo storico comunicato di ieri sera nel quale la Juventus annunciava il taglio degli stipendi.
"Stiamo aspettando che la situazione in Italia migliori. Saremmo dovuti tornare il 3 aprile, ma ho parlato con il capitano (Giorgio Chiellini) e ha detto che saremo di ritorno il 15 o il 20, se tutto va bene. È tutto molto confuso. Al momento sono a casa con la famiglia. È bello poter stare un po' con la famiglia. E solo con loro perché non puoi stare con nessun altro".
Il brasiliano ha parlato dell'accordo tra il club bianconero e i giocatori per un taglio degli stipendi: "Non so quando ci verrà detto di tornare. Al momento non stiamo lavorando, ma ci stiamo allenando. La questione dello stipendio è complicata perché quando chiedi i soldi ad un giocatore, il giocatore si lamenta".
"Qui abbiamo discusso di tutto l'uno con l'altro e sapevamo che in qualsiasi momento la situazione poteva peggiorare e che avrebbe influito anche sui nostri guadagni. Ne siamo consapevoli, è una cosa che riguarda tutte le squadre ed il nostro club non è da biasimare, non è responsabile del virus", ha aggiunto Douglas Costa.
Infine, il giocatore bianconero ha commentao la possibile conclusione del campionato: "Nessuno aveva una palla di vetro per sapere che sarebbe successo e che tutti gli sport si sarebbero dovuti fermare, non solo il calcio. Non so se continuerà. È possibile che venga assegnato lo Scudetto alla prima in classifica, oppure che sarà possibile terminare il campionato".