José Mourinho e il Real Madrid, una storia d'amore non propriamente perfetta. Il 28 maggio 2010 il portoghese diventa il tecnico del club merengue.
Per assicurarsi l'allenatore portoghese, il club spagnolo onora la clausola rescissoria prevista dal contratto, versando nelle casse dell'Inter un indennizzo. Lo Special One, fresco vincitore della Champions, fugge subito dopo la finale, giocatasi proprio al Bernadeu, con tanto di scene contornate da lacrime e abbracci. E si accasa qualche quartiere più in là.
L'allenatore si lega al club madrileno per quattro anni fino al giugno 2014, ma non giungerà alla naturale scadenza del contratto, venendo giubilato nell'estate del 2013. Mourinho, pronto a incontrare nuovamente Cristiano Ronaldo in versione juventina, con i Blancos, non ha trascorso un periodo fulgido e opulento di successi. Anzi, le critiche sono state feroci con polemiche accese sui giornali di tutta Europa.
Nonostante la stessa nazionalità, e il medesimo procuratore (Jorge Mendes), Mourinho e Cristiano Ronaldo a Madrid qualche screzio lo hanno avuto. Il mister lusitano si trovò uno spogliatoio ricco di giocatori dal carattere forte, che sapevano il fatto loro e non avevano problemi a esternare e comunicare con il loro allenatore. D'altro canto, quando hai in squadra gente come Ronaldo, Kakà, Casillas e Ozil,o trovi modalità condivise o sei nei guai. I risultati, inoltre, non depongono totalmente a favore di Mou.
In tre anni di Real Madrid, l'unico successo importante è stata la vittoria della Liga nella seconda stagione, a dispetto del Barcellona. Poi, a parte una Coppa del Re e una Supercoppa spagnola, tante delusioni e tremende sconfitte: per tre volte in semifinale di Champions League, per tre volte eliminato. Per di più la prima volta dai nemici per eccellenza, ovvero il Barcellona.
Amore e odio. Ronaldo è diventato il vero CR7 – in termini di successi – proprio dopo l'addio di Mourinho. Si vocifera che l'attuale numero 7 bianconero non abbia mai amato il gioco dello Special One. Al tempo stesso, usando carota e bastone, il mago di Setubal s'è fatto rispettare persino optando per qualche panchina punitiva. Ora, in rampa di lancio, un nuovo atto. Chi la spunterà?