Mino Raiola ha una qualità: appena dice qualcosa, le sue parole fanno immediatamente il giro del mondo. Ed è così anche questa volta, con le dichiarazioni che il potentissimo procuratore rilascia al portale olandese 'Sportmagazine'. Tra gli argomenti principali, anche il calciomercato.
"Non vorrei essere arrogante, ma questo modo di fare mercato credo di averlo inventato io. Il mercato è diventato uno show, un intrattenimento, un'industria. Come a teatro: a gennaio si alza il sipario e comincia la musica. Dietro le scene, però, i protagonisti si sono esercitati per mesi".
Il colpaccio invernale di Raiola? L'arrivo al Borussia Dortmund di Erling-Braut Haaland, l'ultimo gioiello del calcio europeo.
"Con lui sto lavorando da circa un anno, suo padre è coinvolto da vicino. Ho ascoltato tanti club, visto le cifre e trattato. E ciò ha permesso a Erling di scegliere in maniera ponderata".
La macchia della carriera di Raiola è la sospensione di un anno da parte della FIFA, che lo scorso anno lo ha fermato per tre mesi. Una decisione che il procuratore non ha ancora digerito.
"La FIFA è come la mafia: se ne parli male muori. Si possono fare due cose: o lottare contro la FIFA, ed è quello che ho fatto io per anni con poco successo, o creare un nuovo sistema. Questo è il momento di una rivoluzione".
Tornando ai suoi assistiti, nella lussuosa scuderia di Raiola spiccano altri due campioni: Paul Pogba e Matthijs de Ligt, passato e presente della Juventus. Giocatori che l'agente paragona... a due pittori.
"Pogba è un Basquiat, artista di arte espressiva un po' ribelle. De Ligt è un Rembrandt e lo ha dimostrato nelle ultime partite. Sta diventando 'Ronda di notte' (un quadro dell'artista, ndr). Dicono che fa fatica, ma io lo vedo crescere. Ora sta conoscendo una cultura diversa, lui era abituato solo a quella dell'Ajax".