L'emergenza Coronavirus impone misure restrittive per alcuni eventi sportivi, specialmente nelle zone più colpite: l'Inter dovrà giocare a porte chiuse la sfida di Europa League contro il Ludogorets, ma anche il big match contro la Juventus rischia di dover andare in scena senza pubblico.
Ai microfoni di 'Sky Sport', l'allenatore nerazzurro ha commentato il provvedimento preso: "Giocare a porte chiuse non è sicuramente bello, alla fine il calcio ha bisogno del pubblico, di sentire intorno l'atmosfera che è la cosa più bella al di là della partita. Però ci rimettiamo a delle decisioni prese per ordine sanitario, mi auguro che però torni tutto quanto prima alla normalità".
Priorità al risultato per l'Inter, chiamata a difendere il doppio vantaggio conquistato in trasferta: "Innanzitutto la qualificazione, perché è la cosa più importante andare agli ottavi. Sappiamo che ogni gara nasconde insidie, partiamo dal buon risultato dell'andata ma ogni gara inizia da 0-0. Eravamo concentrati sulla Sampdoria, il rinvio ha cambiato delle situazioni. Ma al tempo stesso abbiamo fatto allenamento, ci stiamo preparando per questo ciclo di partite che ci vedrà impegnati. Alla fine, vedremo che cosa l'Inter potrà dire".
Ancora in dubbio Handanovic, mentre Conte pensa al graduale inserimento di Eriksen e al pieno recupero di Sanchez: "Sicuramente queste gare sono ulteriori test per capire come stanno dal punto di vista fisico e tattico alcuni giocatori in ritardo come loro, che stanno però provvedendo ad entrare nelle mie richieste, e per vedere la loro condizione. Handanovic recuperabile? Non so, non posso rispondere oggi".