Stefano Pioli domani sera all'Allianz Stadium affronta il tabù Juventus, che non ha mai battuto in carriera in 17 confronti, e quello della classifica del suo Milan, al momento dodicesimo con soli 13 punti. Una gara che può rappresentare la svolta o far continuare la difficile stagione.
Il Milan è del resto a pochi punti dal terzultimo posto e una nuova sconfitta, anche in virtù dei vari scontri diretti di giornata, porterebbe i rossoneri ad avere realmente dei grossi problemi, ancor più grandi di quelli mostrati fin qui con sommo dispiacere dei propri tifosi.
Alla vigilia del match, Pioli ha provato a suonare la carica in conferenza stampa:
"Mi fido dei miei giocatori, sentono la situazione. Le partite iniziano 0-0, giochiamo con la squadra più forte in Italia e tra le più forti in Europa. Dobbiamo giocare a testa alta nelle grandi sfide e con grandi opportunità".
Dal punto di vista del morale, fare il colpaccio in casa della Juventus potrebbe cambiare tutto:
"A noi servirebbe tanto, ma parlare di svolta è sempre difficile. Quello che conta è la classifica finale, siamo in ritardo e dobbiamo fare tanti punti. Ibrahimovic? E' un grande giocatore e professionista ma il mercato di gennaio è molto lontano...".
Il Milan potrebbe giocare a tre in difesa, Pioli:
"Gli allenamenti sono fatti per provare situazioni, vediamo quale schieramento utilizzare domani sera. Quando faccio delle scelte cerco dei vantaggi, abbiamo giocato così anche nel secondo tempo con la Lazio".
Pioli ha poi parlato della Juventus e della crescita stagionale:
"Ho visto dal vivo le prime due partite, credo siano state le uniche in cui non è stata così dominante sul campo come poi è diventata. E' una squadra completa, ha fisicità, sa leggere le situazioni, ma dei punti deboli li hanno anche loro. Dobbiamo essere bravi a metterli in evidenza".