Zero minuti in campionato, zero minuti in Champions League. L'unico giocatore della Juventus a non aver mai messo piede in campo in questa primissima parte di stagione è Daniele Rugani. Alla faccia della stima di Maurizio Sarri, che prima l'ha allenato a Empoli e poi se lo sarebbe ripreso volentieri al Chelsea...
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Eppure, una motivazione alla base delle esclusioni del centrale lucchese, a un passo dall'addio in estate e poi rimasto dopo il naufragare delle trattative con la Roma, c'è. Ed è lo stesso Sarri, rispondendo a una domanda sulla differenza tra Rugani e Merih Demiral, a spiegarla nella conferenza stampa di vigilia della gara contro la Lokomotiv Mosca.
"È un discorso di caratteristiche. Hanno caratteristiche diverse, come Bonucci e Chiellini. Demiral è più simile a Chiellini: ha grande velocità, è aggressivo. Rugani, invece, è più simile a Bonucci. Quindi è un discorso di caratteristiche e non di gerarchie".
Sarri: "Demiral, per caratteristiche, può essere più simile a Chiellini. Rugani, invece, è più simile a Bonucci. E' un discorso di caratteristiche e non di gerarchie".
— Romeo Agresti (@romeoagresti) October 21, 2019
Caratteristiche che, in questo momento, hanno indotto Sarri a puntare proprio su Demiral nel soffertissimo match contro il Verona, nel quale peraltro il turco non ha brillato, e mai su Rugani. Ma in futuro la situazione potrebbe cambiare.
"In questo momento abbiamo privilegiato la continuità, soprattutto al centro della difesa. In futuro, e spero che questo futuro sia prossimo, spero di poter cambiare anche due difensori a partita".
Una piccola speranza per Rugani, che a fine marzo ha rinnovato il proprio contratto fino al 2023 ma che non è mai riuscito, nonostante le proprie qualità, a proporsi con continuità per una maglia da titolare alla Juventus. Chiuso prima da Bonucci e Chiellini e ora da de Ligt. Con Demiral quarto incomodo. Tempi duri.