Il futuro più immediato si chiama Arsenal, Baku, finale di Europa League. E poi, per Maurizio Sarri, c'è un altro futuro: quello che, apparentemente, lo vede nelle mire della Juventus. E anche di questo ha parlato il manager del Chelsea in conferenza stampa.
"Il mio futuro è mercoledì. Io ho ancora due anni di contratto con il Chelsea e non ho avuto contatti con altri club. Dopo la finale parlerò con il club per capire se siano contenti di me. Io adoro la Premier League, in questo momento il campionato più importante del mondo. Ma in questo momento dobbiamo pensare solo alla finale di Europa League".
In ogni caso, come preannunciato da Sarri, al termine della stagione l'ex allenatore del Napoli incontrerà il board del Chelsea per delineare una volta per tutte il proprio futuro.
"Io sono felice al Chelsea, ma dovremo discutere della situazione, com'è normale alla fine di ogni stagione. Succede in tutte le società. Felice di tornare in Italia per il mio tipo di calcio? No, non riesco a capire perché. Il Manchester City ha vinto tutto con uno stile di gioco simile a quello che ho in mente io...".
L'argomento principale della conferenza stampa, in sostanza, è chiaro: il futuro di Sarri. Che sia al Chelsea o nuovamente in Italia.
"La situazione è chiara: io ho un contratto. I tifosi non mi amano? Non so cosa farci, l'unico rimedio è giocare sempre meglio e vincere più partite. Non posso fare altro".
E se il Chelsea, come si è scritto negli scorsi giorni, si fosse deciso a confermarlo unicamente in caso di conquista dell'Europa League?
"Se la situazione fosse davvero questa, me ne andrei immediatamente. Dopo 10 mesi di lavoro giocarmi tutto in 90 minuti... non sarebbe giusto".