Presente a Milano in occasione della presentazione del libro 'La coppa degli immortali' di Arrigo Sacchi e del giornalista Luigi Garlando, l'ex Presidente del Milan Silvio Berlusconi ha svelato qualche retroscena legato al suo incontro con Sacchi e alla creazione di una squadra capace poi di scrivere pagini indelebili della storia del calcio.
Parlando del primo faccia a faccia con il tecnico di Fusignano, Berlusconi ha ricordato con una battuta come tra di loro si instaurò subito una grande intesa.
Passando al campo, Berlusconi ha poi spiegato quali motivi lo spinsero a scommettere su Sacchi, stupito dal gioco rivoluzionario che era riuscito a far fare al Parma.
"Avevo visto come giocava il Parma, pensavo che servisse quel tipo di pressing, che i terzini dovessero essere le nostre ali in fase d’attacco. Fummo d’accordo sulle due punte con un giocatore dietro, sopratutto fummo d’accordo sul fatto che la squadra dovesse essere un tutt’uno, fare tanti tiri in porta, cosa che in questo campionato è stato dimenticato da tante squadre, compresa una coi colori rossoneri. Il nostro Milan è cominciato a Pomerio, convocammo tutti coloro che lavoravano nel Milan e diventai amico intimo di ogni giocatore, a qualcuno suggerii anche di cambiare famiglia”.