Londra capitale del calcio europeo: lo sarà sicuramente il 29 maggio con le due londinesi Chelsea e Arsenal in finale di Europa League, potrebbe diventarlo a tutti gli effetti tre giorni più tardi se il Tottenham dovesse battere il Liverpool nell'ultimo atto della Champions League.
Due appuntamenti da cerchiare in rosso sul calendario, soprattutto per i tifosi della Juventus: i bianconeri non parteciperanno a nessuno degli eventi ma, da queste partite, potrebbe venir fuori il prossimo allenatore. Questione ormai divenuta di primissimo piano.
Da un lato Maurizio Sarri, dall'altro Mauricio Pochettino. La scelta di Fabio Paratici sembra essersi ristretta a questi nomi: secondo 'La Gazzetta dello Sport' il ds è volato proprio in quel di Londra, probabilmente per avere un colloquio 'tête-à-tête' con i candidati principali per la panchina più ambita d'Italia.
Al momento il toscano è in vantaggio sull'argentino (sul quale pende una clausola rescissoria di 30 milioni), seppur di poco: entrambi hanno nel mirino l'ultima fatica, da portare a casa per chiudere nel migliore dei modi una stagione che assumerebbe un sapore diverso con una vittoria di tale calibro.
Dal canto suo, Sarri sembra intenzionato - almeno a parole - a voler tentare nuovamente l'esperienza inglese, invitando chiaramente il Chelsea a giudicarlo per quanto fatto in questi mesi e non soltanto in base alla sfida con l'Arsenal. Queste le dichiarazioni rilasciate all'ultimo media-day.
"La società deve valutare ed essere contenta. In caso di confronto bisognerà dire le cose che non vanno, reciprocamente. Io l'ho sempre fatto. Voglio essere giudicato per tutta la stagione e non solo per gli ultimi 90 minuti. Dove mi vedo dopo il 29 maggio? Al mare... Ho altri due anni di contratto col Chelsea e mi piacciono sia la Premier League che l'Inghilterra. Ora la mia testa è solo alla finale".
Più una suggestione che altro, invece, la pista che porta a Pep Guardiola, mentre Simone Inzaghi non è da escludere a priori: a suo vantaggio pesa l'amicizia con Paratici che potrebbe fare la differenza se sia Sarri che Pochettino dovessero declinare la corte della 'Vecchia Signora'.