Cambia il calcio e cambia anche il mercato. La crisi ferma anche il flusso di giocatori, naturalmente. E i dirigenti delle squadre di Serie A iniziano a vedere nuove prospettive.
Fabio Paratici, Chief Football Officer della Juventus, ha ipotizzato a un mercato calcistico stile NBA, ovvero di fatto senza flussi di denaro ma soltanto scambi tra i giocatori.
"Ci saranno molti scambi, una situazione che avvicinerà il calcio all’NBA. È presumibile che alcuni club, ad esempio in Germania, possano beneficiare della generale situazione di crisi in virtù di un’economia sottostante più solida di altre".
Beppe Marotta ha invece riflettuto sulla possibiltà dell'abbassamento dei prezzi e soprattutto sulle risorse del vivaio.
"Al di là delle date che sono ancora tutte da stabilire, penso che sarà un mercato inevitabilmente più povero e nel quale potrebbero esserci quindi più scambi. Assisteremo a una generale diminuzione dei prezzi perché il problema è globale. Sarà importante poter sfruttare le risorse del vivaio".
Alessandro Lucci, agente tra gli altri di Bonucci e Cuadrado, si è detto contrario a un mercato lungo 6 mesi, linea condivisa da molti.
"I prezzi saranno fisiologicamente più bassi e le modalità di pagamento andranno dilazionate negli anni per dare la possibilità all’economia mondiale di ripartire. Ci saranno tanti scambi con poco flusso di denaro. Sono assolutamente contrario a un mercato luglio-gennaio".