Stavolta l'assegnazione del Pallone d'Oro sarà veramente difficile. Dopo anni di sicurezze su Messi e Cristiano Ronaldo, continuamente in finale di Champions League, dopo l'anno di Modric grazie ad una prima parte di 2018 maestosa, l'edizione 2019 non ha un grande favorito.
Il Pallone d'Oro verrà assegnato a chi non ha raggiunto la finale di Champions come capitato in passato con Messi, oppure verrà assegnato ad uno dei vincitori del trofeo continentale come accadeva sopratutto negli anni '90? Difficile dirlo, ma in attesa che a dicembre arrivi il verdetto, Sergio Kun Aguero dice la sua.
Aguero è infatti schierato con arma e scudo nella fazione che vede il vincitore della Champions, o finalista perdente, come assoluto e unico meritevole per il Pallone d'Oro. Dunque nè Cristiano Ronaldo nè Messi, entrambi impegnati con la propria Nazionale in estate (Nations League e Copa America), ma eliminati prima della finale di Madrid.
Il capocannoniere del Manchester City, eliminato ai quarti alla pari di Cristiano Ronaldo, ne è certo: "Secondo me per essere il vincitore del Pallone d’Oro devi per forza giocarti la Champions League. Non importa come".
Da una parte Lucas, Eriksen e Kane, dall'altra Van Dijk, Mane e Salah. Nomi che i giurati del Pallone d'Oro prenderebbero in considerazione per il trionfo in Champions, ma che a livello culturare e globale, essenziale negli ultimi anni, sono ancora decisamente dietro a Messi e Cristiano Ronaldo.
Sopratutto una vittoria del Tottenham renderebbe difficilmente ipotizzabile l'assegnazione del Pallone d'Oro ad un giocatore degli Spurs, mentre Salah e Van Dijk potrebbero invece fare il colpaccio. Xavi, Iniesta, Neuer, Ribery, MIlito, Griezmann, Varane e Sneijder però insegnano: la vittoria della Champions o del Mondiale, se non entrambi, non è sinonimo di Pallone d'Oro al 100%.
Per questo motivo il Pallone d'Oro 2019, a differenza dell'idea di Aguero, potrebbe giocarsi anche tra gli esclusi della finale di Champions. In più occhio anche ad Hazard, finalista di Europa League alla pari di Aubameyang e Lacazette. Stavolta sarà lotta all'ultimo voto.