La globalizzazione nel mondo del calcio ha portato i calciatori ad intraprendere le loro carriere professionali lontano dalle loro famiglie.
Nonostante il calcio paralizzato a causa di un'emergenza sanitaria mondiale come quella del coronavirus, a tanti giocatori è stato impedito di tornare nelle proprie città Natali.
"Pensi a tante cose: ai tuoi figli, a tua moglie, ad essere in pace con te stesso. Pensammo di tornare in Colombia, però i voli sono stati cancellati ed abbiamo deciso di restare", ha dichiarato.
"Ora stiamo seguendo tutte le istruzioni che ci hanno dato. Uno è cosciente di tutto. Qui, in Italia, è iniziato tutto al nord dove ci sono Muriel e Zapata, poi alla Juve dove c'è Cuadrado. Le persone stanno vivendo una situazione difficile", ha aggiunto il portiere.
"Ora è il momento di prendere le giuste decisioni e seguire alla lettera tutto ciò che ci dicono le autorità. La speranza è che tutto torni presto alla normalità", ha concluso Ospina.