Al termine di 90 minuti e più letteralmente al cardiopalma, l'Inter ha battuto per 3-1 l'Empoli ed in questo modo ha concluso il campionato al quarto posto in classifica, qualificandosi per la prossima edizione della Champions League.
Al termine del match Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare quanto accaduto non solo stasera ma nel corso dell'intera stagione. Si aspettava che il match contro la squadra di Andreazzoli sarebbe stata così difficile.
"Me lo aspettavo così questa partita, capita quando un campionato si era determinato in una certa maniera e poi invece alla fine ti ritrovi a dover lottare fino all'ultimo secondo. Non mi ha sorpreso niente, abbiamo fatto una buona gara stasera. C'era un doppio carico di tensione e pressione perchè ci sei arrivato così a questa partita, perchè fai parte dell'Inter, perchè c'è uno stadio che ha visto calciatori veri e vittorie vere e si aspetta che sia tutto collegato con quei ricordi lì".
Essendo toscano gli dispiace molto per la retrocessione in Serie B dell'Empoli.
"Ma c'era da soffrire, c'era da metterci il cuore, lo abbiamo fatto e quindi abbiamo vinto. Mi dispiace per l'Empoli, giocare questa sfida dentro-fuori con una che doveva subirne delle conseguenze difficili è stata dura. L'Empoli avrebbe meritato la salvezza, ma l'Inter ha fatto la partita che doveva fare e non ha mollato fino all'ultimo secondo".
La stagione della sua squadra, caratterizzata dalla querelle con Icardi, ha sicuramente reso l'ambiente, sia nello spogliatoio che in società, molto teso per le decisioni che sono state prese al riguardo.
"Quando si prendono delle decisioni scontenti qualcuno, purtroppo ognuno ha il suo carattere ed io ho il mio. Secondo me il problema è quando le situazioni le lasci in bilico, se invece una situazione la porti fino in fondo è difficile che tu ci dovrai rimettere mano. In quel momento che prendi una decisione e la valuti bene, ma dopo di conseguenza ci debbono essere delle decisioni corrette. Se torni indietro nella decisione che hai preso e rimetti tutto in discussione, diventa difficile ritrovare certi valori. In una società importante come l'Inter le decisioni si prendono tutte insieme, se invece si cominciano a delegarle poi si rende tutto più difficile".
Nessuna voglia di sbilanciarsi su quello che sarà il suo futuro, che secondo la maggior parte degli addetti ai lavori dovrebbe essere lontano da Milano.
"Futuro? Non lo so, è chiaro che se mi si venisse a dire una cosa differente resterei sorpreso. Alla Juventus hanno messo in discussione Conte, scusate Allegri, dopo la partita dell'Ajax. Agnelli è andato in conferenza stampa dicendo che sarebbe rimasto, poi la settimana dopo ha detto che sarebbe andato via. Secondo me si può imparare da questo comportamento, poi vediamo".