Manolas, Lozano, Di Lorenzo, tanta fiducia estiva divenuta terrore di ricadere nelle vecchie nere stagioni pre-De Laurentiis in questi giorni. Il Napoli sta vivendo un periodo periodo in Serie A, lontano anni luce dal primo posto e scivolato in classifica anche dietro Atalanta, Cagliari, Lazio e Roma. Una situazione che al San Paolo nessuno era più abituato a vivere.
Non solo i problemi in campo, ma anche come noto la decisione della squadra di non lasciare il ritiro. Caos assoluto, tra silenzio stampa, comunicati riguardanti la divisione tra giocatori e società, i fischi del San Paolo per il pari senza reti contro il Genoa. In un stadio desolato e deluso per queste settimane.
Il Napoli è ora a -5 dal quarto posto, e in doppia cifra (anche di più) di punti dalla vetta. Una vetta che negli ultimi anni a questo punto della stagione la società partenopea ha accarezzato più di una volta, riuscendo a toccarla, farla sua o a avvicinandosi sensibilmente. Il passato.
Il presente è nero e non azzurro, il futuro si vedrà. Anche se le sensazioni, considerando i risultati e la situazione dello spogliatoio, non lasciano i tifosi del Napoli fiduciosi. Tali distanze dal posto Champions e dalla vetta del resto il Napoli le ha vissute solamente il primo anno di Serie A post cavalcata C-B-massima serie.
Era il 2007 e in panchina a guidare un Napoli inesperto e che sognava traguardi prestigiosi nel lungo periodo c'era Reja. La stagione si concluse con un'ottavo posto esaltante, visti gli anni di sofferenza precedenti e la consapevolezza di poter puntare su diversi giocatori pronti a fare il salto di qualità.
Un'altra era, che i tifosi del Napoli non si aspettavano certo di vivere a inizio novembre, con Ancelotti in panchina, un acquisto importante come Lozano e un'ossatura confermata in toto. Koulibaly, Allan, Mertens, tutti rimasti. Senz aperò fornire continuità in questa prima parte di stagione.
Il Napoli di Gargano, Hamsik e Lavezzi era all'inizio del suo percorso, iniziato dal basso per cuminare ad alti livelli, tra cambi di panchina, scelte azzeccate e bandiera essenziali per la crescita. Una crescita che in questo 2019 invece sembra essersi fermata. Situazione dura, stagione compromessa? La sosta sarà essenziale per tutti: l'autunno, nella sua seconda parte, darà risposta.