Un avvio di stagione del tutto complicato per Arkadiusz Milik, centravanti del Napoli ancora a secco di goal in queste prime partite ufficiali tra campionato e coppa. L'attaccante polacco ha ammesso le proprie difficoltà in occasione della pausa per le nazionali.
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Intervistato dal portale 'Przeglad Sportowy', Milik torna subito sulle occasioni sprecate contro il Genk in Champions League:
"Ogni partita è difficile per un attaccante quando non segna. Non gioco da un mese, mi mancano gli automatismi e la fiducia in me stesso. La forma arriverà con il tempo, a Napoli c'è molto turnover, ma non ha senso cercare scuse, bisogna conquistarsi il posto".
L'attaccante azzurro respinge le critiche, arrivate numerose anche tramite social:
"Devi separare realtà e social. Spengo il telefono, questo è l'unico modo per non impazzire, avvelenare i tuoi pensieri e l'ambiente circostante. Prima di tutto, guardo la fonte della critica, mi interessa l'opinione dei miei cari, il parere della mia famiglia, dell'allenatore o dei tifosi per strada.. Sicuramente non prenderò mai sul serio le critiche di uno sconosciuto dietro un telefono".
L'ottimo impatto di Fernando Llorente aumenta la concorrenza e abbassa il minutaggio di Milik, che non si abbatte:
"Sono molto contento che un calciatore del genere sia entrato nella nostra squadra. È un giocatore di calcio molto esperto da cui posso imparare molto. Gioca bene con la testa, si lancia in duelli con i difensori. La concorrenza non ha mai fatto del male a nessuno".
Sul piano personale Milik sottolinea la propria preferenza e guarda avanti con ottimismo:
"Sicuramente mi trovo meglio nel mezzo dell'attacco. Penso che la nostra impostazione ottimale sia Insigne e Mertens che giocano sui lati dell'attaccante centrale. Questa è la mia posizione ideale in base alle caratteristiche che ho sviluppato nel tempo. Durante gli allenamenti faccio del mio meglio per convincere l'allenatore, ma alla fine sceglie lui la formazione da mettere in campo".