La sconfitta interna del Napoli contro l'Atalanta ha fatto rumore non solo per la deludente prestazione della squadra di Ancelotti ma anche per l'assenza di Lorenzo Insigne, tenuto in panchina per tutto il match dall'allenatore partenopeo.
Per il numero 10 napoletano, dopo i fischi successivi alla sostituzione durante il match contro l'Arsenal di Europa League, non è sicuramente un bel momento dal punto di vista personale. Ne è stata una dimostrazione la scelta di non farlo scendere in campo anche in assenza di problemi fisici e di successivi impegni di maggiore importanza.
Per questo motivo nei prossimi giorni è in programma un incontro tra il suo procuratore, Mino Raiola, e la dirigenza del Napoli capitanata dal direttore sportivo Giuntoli ed anche dal presidente De Laurentiis, per capire quali sono le prospettive per il futuro.
Fino ad oggi Insigne, contratto in scadenza nel giugno del 2022, è stato considerato uno degli incedibili (circostanza sottolineata anche da Ancelotti, che lo ha definito un patrimonio della società).
Nel frattempo però, secondo quanto riportato da Il Mattino, il Milan ha già ripreso il pressing cominciato già qualche mese fa e sarebbe disposto a mettere sul piatto 40 milioni di euro più il cartellino di Suso. Si tratterebbe di un'operazione dal costo complessivo di 80 milioni di euro.