Si dice che gli opposti si attraggono. Forse. Non esiste una regola ferrea, questione complicata. Se in amore può succedere di tutto, nel calcio degli opposti c'è spazio ad esempio per due squadre che si affrontano puntando su questioni completamente diverse. C'è chi ottiene grandi traguardi con la difesa e chi con l'attacco. Per poi affrontarsi e capire cosa conta di più. Inter-Barcellona è anche questo.
Una risposta alla millenaria domanda se sia meglio un attacco spregiudicato senza difesa o una difesa oculata con attacco non incisivo come quello degli avversari, è arrivata nella partita d'andata, visto che il miglior attacco ha prevalso sulla miglior difesa. Per una volta il Barcellona ha tremato meno rispetto al passato, mentre i nerazzurri non hanno trovato la via del goal nel suo famoso extratime.
La Juventus ha ad esempio dimostrato negli ultimi anni che con una difesa ferrea si possono vincere le gare per 1-0 e 2-1, ottenendo record e trofei. Il Barcellona non va per il sottile e se incassa qualche goal di troppo poco importa, annacquati dalla quantità spropositata di reti segnate.
L'Inter prova a studiare da Juventus, vista la miglior difesa del campionato di Serie A (sei goal subiti da Handanovic). Il secondo posto è sintomo di una squadra quadrata, che sa difendere con attenzione (e con Miranda, Skriniar e De Vrij non potrebbe essere altrimenti), ma anche saper colpire senza problemi.
Il tris alla Lazio e il pokerissimo al Genoa, entrambi senza subire reti, mostrano un'Inter che sta pian piano maturando sotto Spalletti, capace di blindarsi ma anche di esplodere con la gara giusta. Il Barcellona invece, nonostante sia il miglior attacco della Liga, non ha uno spassionato amore per la difesa immacolata: sa vincere con quattro o cinque goal di scarto, senza preoccuparsi di subire una rivendicazione minima durante i novanta minuti.
Nella quarta giornata di Champions League, in una gara decisiva per il passaggio del turno, si affronta la miglior difesa della Serie A e il miglior attacco della Liga. Al Camp Nou ci sta che a perdere sia l'Inter, e se a San Siro ci starà che il Barcellona perda, allora tra grande attacco e grande difesa sarà almeno per questa volta pareggio.
Guardando al girone di Champions invece il Barcellona ha l'en-plein grazie al miglior attacco e alla miglior difesa: non per nulla è prima nel raggruppamento, con otto punti di distacco rispetto alle ultime (Tottenham e PSV) e ormai ad un passo dal staccare il pass per gli ottavi di finale. Come prima o seconda, si vedrà.
Se in Champions ha subito due reti in tre gare, nella Liga sono ben quattordici i palloni raccolti da Ter Stegen. Un dato da lotta salvezza, che tengono comunque il Barcellona in testa alla classifica. Per continuare a mostrare come nonostante tutto, della difesa poco importi al team Valverde.
L'Inter invece è a quattro in Champions (due nell'andata contro i catalani) e sei in campionato. Ha affrontato il Tottenham, il Barcellona, il Milan. Non male per una squadra che a inizio stagione sembrava ancora una volta ombra di sè stessa, tornata ad essere pazza e folgorata in positivo.