Aurelio De Laurentiis, in un'intervista esclusiva concessa a 'Il Corriere dello Sport' per il suo settantesimo compleanno, smentisce seccamente le voci che lo vorrebbero intenzionato a vendere il Napoli. Anzi.
Lo stesso De Laurentiis rivela di avere rifiutato una ricchissima offerta in tal senso: "Giorni fa mi si è avvicinato un signore con fare amichevole ma circospetto. Sai, Aurelio, ho la possibilità di presentarti un acquirente che avrebbe intenzione di offrire novecento milioni di euro. Ho sorriso e gli ho ribadito quello che ho detto ripetutamente: il Napoli non è in vendita. Qui c’è soltanto bisogno di un uomo con la capacità di tenere la rotta giusta".
Quindi il presidente del Napoli dimostra di avere le idee chiare sul futuro, a partire dalla panchina che resta saldamente nelle mani di Carlo Ancelotti: "Ancelotti è l’allenatore del Napoli, con un triennale, per ora. C’è chi ha pensato di sparare nel mucchio, aprendo a chissà quale irrealizzabile prospettiva. Io sono contentissimo di lui e lui è felice di stare qua, il 31 ci vedremo a Capri, festeggeremo il suo compleanno".
De Laurentiis poi blinda Insigne e spalanca le porte al ritorno di Quagliarella: "Credo che meriterebbe questa occasione. Io penso che non sia una questione economica né per noi e neanche per lui, ma una soluzione romantica per chiudere la propria carriera a Napoli. Insigne ha vissuto un periodo di appannamento, che ha inciso nella sua psicologia. Quando ritroverà la condizione, si sentirà più libero nelle sue giocate. E dopo quell’appuntamento a casa di Ancelotti, presente Raiola, il caso non è più esistito".
Infine riguardo ai nomi dei possibili acquisti De Laurentiis preferisce non sbilanciarsi: "Lozano, Ilicic e Castagne? Ci sono calciatori in organico di qualità e anche giovani, penso a Ounas, a Verdi, a Diawara, ce ne sono altri in giro come Inglese e Rog da valutare. Ma siamo consapevoli di dover intervenire, ad esempio, in difesa, sulle fasce...A centrocampo non sarà semplice, ma aspettiamo; e in attacco, onestamente, abbiamo l’ira di Dio".