Mentre il calcio è fermo, un po' come tutto, Alessandro Matri si trova ovviamente a casa sua, a Milano, e si racconta ai microfoni di 'Tuttosport'.
Prima di passare a qualche ricordo della sua carriera e alle riflessioni sul proprio futuro, l'ex attaccante della Juventus vuole soffermarsi su Sandro Tonali, suo ex compagno al Brescia.
"È un ragazzo per bene, serio. E poi ha un gran talento. Direi al direttore Paratici che Sandro è da prendere immediatamente. Con Tonali non si sbaglia. nnanzitutto è un 2000 e non sembra così giovane quando gioca. È un freddo, in campo. Non pensiate sia semplice giocare con gli occhi puntati addosso ogni partita.
Se mi chiedesse un parere sulla Juventus? A Sandro direi così: ‘Vai subito, non ci pensare nemmeno’. Per come ho vissuto la Juventus io, posso solo consigliarla come esperienza. Nei mesi scorsi non mi ha domandato nulla e lo capisco. Tutti parlano di lui, ma nonostante ciò Tonali è riuscito a godersi la prima stagione in serie A con serenità".
A questo punto, per Matri è tempo di riavvolgere il nastro.
"Il miglior Matri è stato quello di Cagliari e della Juventus. Purtroppo in Sardegna non hanno un buon ricordo di me proprio per il mio passaggio in bianconero. Con i tifosi juventini, invece, ho mantenuto un feeling stupendo negli anni: anche quando sono venuto allo Stadium da avversario ho sempre ricevuto tantissimo affetto. È un grande orgoglio per me".
Sul presente e ul futuro, Matri non ha ancora le idee chiare invece.
"Non so ancora se tornerò a giocare. Sto sfruttando questo periodo in casa a causa dell’emergenza sanitaria anche per pensare e ragionare sul mio futuro. Vorrei restare nel mondo del calcio, ma sinceramente non mi vedo come allenatore".