In un Mestalla gremito va in scena un classico del "fútbol" spagnolo: il Valencia ospita il Real Madrid di Zidane, al suo ritorno dopo 9 mesi sulla panchina dei blancos.
Marcelino sceglie un 4-4-2 con Neto; Wass, Garay, Diakhaby, Gayà; Soler, Parejo, Kondogbia, Guedes; Rodrigo e Gameiro.
Zidane risponde con un 4-3-3: Keylor Navas; Odriozola, Ramos, Varane, Marcelo; Casemiro, Kroos, Modric; Lucas Vázquez, Benzema e Marco Asensio.
La partita inizia con un copione ben definito: il Real mantiene il possesso palla, il Valencia ne contiene gli attacchi e riparte in contropiede.
Non inizia nel migliore dei modi per Wass, che al 4' si fa ammonire. Il primo squillo dell'incontro arriva al 19esimo, quando Rodrigo imita Guti al Riazor, servendo di tacco da posizione ottimale anzichè calciare in porta.
Il Real nonostante manovri molto non riesce ad incidere e viene punito al 34esimo da uno scambio al limite dell'area tra Guedes e Kondogbia: Guedes aggiusta sul destro e calcia sul primo palo, trovando la rete del vantaggio.
Gli ospiti accusano il colpo e rimangono inermi di fronte ai successivi attacchi del Valencia, prima con Gameiro che calcia alla sinistra del palo da posizione ottimale, poi con Rodrigo che sfiora l'incrocio dei pali con un tiro a giro dalla destra.
L'ultimo brivido della prima frazione arriva da un contropiede orchestrato da Kondogbia: Wass mette un pallone al centro dalla destra e Marcelo riesce ad intervenire sventando il pericolo.
Nella seconda parte di gara, la strategia di Marcelino non cambia: al 53esimo, da un'azione magistrale in contropiede, Soler entra in area e a tu per tu con Navas gli calcia addosso sciupando un'occasione ghiotta per raddoppiare. C'era Gameiro libero sulla sinistra dell'area, ignorato dal centrocampista.
Poco dopo ci riprova Rodrigo dopo una percussione sulla destra e prova un tiro basso e a giro di sinistro. La palla termina fuori di un soffio.
Alla metà di tempo, girandola di cambi e di ammonizioni: Odriozola e Parejo finiscono sul taccuino dei cattivi, mentre Bale ed Isco rilevano Asensio e Kroos. Marcelino sceglie Cheryshev per sostituire uno stanco Guedes.
Al 74esimo, altro contropiede sciupato dal Valencia che entra in area con Gameiro: passaggio a Rodrigo che di tacco serve Soler in fuorigioco. Il pallone era stato comunque bloccato da Navas dopo la conclusione di tacco di Soler.
Due minuti dopo, Marcelo si tuffa al limite dell'area avversaria e rimedia un giallo per simulazione.
Zidane richiama Vazquez per far entrare Mariano, mentre Marcelino lascia spazio a Ferrán Torres, togliendo Carlos Soler.
All'83esimo, il Valencia trova finalmente il raddoppio: da calcio d'angolo Parejo pennella un cross e Garay stacca di testa sovrastando Casemiro e trafiggendo Navas. Pubblico in visibilio e 2-0 per i padroni di casa.
Santi Mina rileva Gameiro, acclamato dal pubblico. A fine partita si vede il Real: prima ci prova Benzema dalla sinistra con un tiro debole; poi viene fischiato un rigore per un contatto in area. Decisione corretta dal VAR per una posizione di fuorigioco.
Ciò non impedisce agli ospiti di trovare il gol allo scadere con Benzema, bravo a sgusciare in area e colpire di testa un cross da calcio d'angolo.
La speranza "blanca" viene stroncata dal triplice fischio del signor Latre che fa esplodere il Mestalla.
Il Valencia non perdeva da 17 partite consecutive. Certamente, i ragazzi di Marcelino Garcia Toral non avevano intenzione di farlo questa sera.