11 aprile 2018, minuto 98: Cristiano Ronaldo, futuro bianconero, segna dal dischetto un goal contestatissimo, eliminando la Juventus e provocando la rabbia furente di Gigi Buffon. 6 marzo 2019, minuto 94: Marcus Rashford si presenta dagli undici metri e ancora una volta fulmina il portiere italiano, estromettendo il PSG. Due rigori, due trasformazioni nel recupero. Due beffe atroci per il monumento italiano.
Il PSG è uscito dalla Champions League così: per colpa di un penalty trasformato nei minuti di recupero. Con l'intervento del VAR, peraltro, dopo che in un primo momento l'arbitro sloveno Skomina non aveva punito un intervento con il braccio largo in area di Kimpembe. Sul dischetto si è presentato Rashford: botta vincente e 1-3 finale a favore del Manchester United, che si è così qualificato ai quarti di finale.
E dunque, un anno dopo la storia si ripete. Nella scorsa edizione Buffon aveva dovuto salutare la Champions League proprio così, a causa di un rigore realizzato negli istanti finali: quello timbrato da Cristiano Ronaldo al Santiago Bernabeu, prologo di un'espulsione e di un celeberrimo e infuocato post partita.
Prosegue così l'incredibile maledizione di Buffon, che in bacheca ha un Mondiale ma non un trionfo europeo. L'ex capitano della Juventus chiude così nel peggiore dei modi non soltanto la sua prima avventura in Champions League con la maglia del PSG, ma anche una serata per nulla banale, iniziata con la notizia del suo rinnovo ormai vicino con i parigini e proseguita con la papera che ha regalato a Lukaku la rete del momentaneo 1-2.
A rigirare il coltello nella piaga è poi una statistica che, alla luce degli avvenimenti di questa sera, ha quasi dell'incredibile. Riguarda l'esordio di Buffon in Champions League, datato 17 settembre 1997 con la maglia del Parma: un mese e mezzo dopo, il 31 ottobre di quell'anno, nasceva Rashford. Il suo ultimo carnefice.