Tre punti che non sarebbero potuti essere più semplici per i bianconeri. Tre punti che hanno un grande protagonista: Moise Kean, autore di una doppietta alla prima da titolare in campionato in questa stagione.
Allegri rivoluziona la Juventus per preservare i big in vista della Champions: 4-3-3 con la linea difensiva formata da Caceres, Rugani, Barzagli e Spinazzola. Il leader a centrocampo è Bentancur, affiancato da Matuiti ed Emre Can. Tridente inedito formato da Bernardeschi, Alex Sandro e Kean.
Nicola si reca a Torino un 3-5-2 con sorpresa. Il tecnico deve fare a meno di Mandragora, ma recupera Fofana in mezzo al campo. Accanto a lui schierato a sorpresa Wilmot. Davanti la solita coppia De Paul-Pussetto.
Il compito di far dimenticare Ronaldo metterebbe i brividi a chiunque, ma non a Moise Kean, che ci mette appena undici minuti ad aprire le marcature: cross teso dalla sinistra di Alex Sandro per la zampata vincente di Moise Kean che si infila alle spalle dei difensori friulani e spiazza Musso.
A metà della prima frazione arriva la tegola per entrambe le squadre: fuori Barzagli e Nuytinck per infortunio, dentro Bonucci e Opoku.
Poche emozioni all'Allianz, dove il raddoppio porta sempre la stessa firma ed è da vero bomber di razza: Kean ruba palla a centrocampo, parte in velocità, si accentra e supera nuovamente Musso con un missile sul primo palo.
Il giovane attaccante quando non segna, fa segnare. Il terzo goal è suo a metà: viene atterrato in area da Opoku e l'arbitro assegna il tiro dal dischetto, poi finalizzato da Emre Can.
L'Udinese non reagisce e la Juventus ne approfitta per fare festa con il poker di testa firmato Matuidi. Il francese esce poco dopo per concedere venti minuti alla 'Joya'.
A sporcare la festa bianconera ci pensa Lasagna, in rete alla prima palla utile: stop a seguire e diagonale vincente che si infila alle spalle di Szczesny.
Tutto facile quindi per una Juventus che continua la corsa al titolo senza intoppi. Ora testa alla Champions League, dove servirà una vera e propria impresa per superare l'Atletico Madrid.
8 marzo 2019